27/12/08

"Kamikaze"

Titolo: Kamikaze - L' epopea dei guerrieri suicidi
Autore: Leonardo Vittorio Arena
Editore: Mondadori oscar storia

" Chi sono veramente stati i kamikaze giapponesi? Che nesso c'è tragli aviatori suicidi della seconda guerra mondiale ed i terroristi odierni che si fanno esplodere tra la popolazione civile per seminare la strage? Quali gli ideali che li hanno mossi e la cultura che li ha ispirati?
Leonardo Vittorio Arena, dopo il successo di "Samurai", ricostruisce la figura di questi combattenti misteriosi e affascinanti, ripercorrendo alcuni dei testi su cui si sono formati, come il settecentesco "Hagakure". E nel ricollegarli alla grande tradizione del Bushido, il codice che definiva lo stile di vita del guerriero, nega che si trattasse di terroristi: si accanivano infatti solo su obiettivi militari, bersagli che avevano il potere di difendersi, e soprattutto in tempo di guerra.
Non solo, ci spiega che è errato parlare di "suicidio" per la loro scelta di sacrificare la propria vita. Gli stessi comandanti la chiamavano "strategia speciale", un eufemismo per mascherare la pretesa che tanti giovani rinunciassero al proprio futuro; e la parola "Kamikaze" significa "vento divino", una tempesta propizia, scorrevole. Per questi piloti si trattava di una consapevole negazione di sé in nome della fedeltà all' imperatore, un cancellare la propria individualità per salvare il paese e preservare il marchio di una cultura e di un' identità irripetibili.
Alcuni interrogativi tornano di frequente: i kamikaze sono stati volontari o vittime ubbidienti? Supereroi o uomini comuni? Audaci o vili?
Arena ricostruisce i momenti più struggenti e tragici che accompagnarono la genesi e poi l' attuazione della "strategia speciale". Presenta alcuni dei personaggi più significativi, come gli ammiragli Onishi e Ugaki, il capitano Seki, e descrive le varie armi di offensiva kamikaze: gli Oka missili guidati da un pilota e sganciati da un aereo, i Kaiten o torpedini umane, le Shinyo, barche esplosive. E accanto agli aspetti eroici dell' epopea kamikaze non dimentica quelli elegiaci, riportando brani di lettere e diari dei piloti destinati alla morte e i versi struggenti degli Haiku, le brevi poesie dedicate ai giovani martiri. simili a "fiori di ciliegio che durano una sola stagione". Conclude il libro una riflessione sulla morte attraverso l' illustrazione del tao dei kamikaze, cioè la condotta che condizionò gli ultimi giorni della loro esistenza.
Sullo sfondo, le grandi battaglie della seconda guerra mondiale, dalla campagna delle Filippine ai tumultuosi scontri di Okinawa all' epilogo segnato da Hiroshima e dall' atomica"

20/11/08

Hiragana a portata di mouse

Ed ecco un pratico gadget per avere sempre a portata di mano, o meglio di mouse l' Hiragana.
Si tratta di un mouse pad della Elecom con l' Hiragana tradotto in romaji.
Il costo è di circa 600 Yen e l'ho acquistato nel mio negozio preferito. Quale? Ma naturalmente Yodobashi camera

14/11/08

Bimbo guida l'auto: ho imparato dai videogame

Ho trovato solo ora questa Ansa del 11/07/2008

TOKYO - Un bambino giapponese di nove anni è stato fermato dalla polizia mentre era alla guida dell'auto dei genitori, intento a raggiungere la vicina abitazione della nonna, nella prefettura centrale di Gifu. Il guidatore in erba, con una statura di 135 centimetri, è riuscito a condurre l'automobile - per circa tre chilometri e senza causare incidenti - sedendosi sulla punta del sedile e aggrappandosi al volante. Alla polizia, avvertita da un passante che aveva riferito di aver visto un'auto viaggiare senza nessuno alla guida, il bambino ha dichiarato di aver imparato a guidare osservando il padre, e, soprattutto, facendo pratica in numerosi videogiochi da bar, quelli provvisti di cabina e volante che simulano nei minimi dettagli il comportamento di una vettura su strada. Le forze dell'ordine hanno invitato i genitori a prestare maggiore attenzione nei riguardi del figlio e anche della vettura, una mini van a trazione automatica lasciata nel parcheggio di casa con la chiave inserita nel cruscotto. 
Fonte: ANSA

Che dire: Viva Granturismo!

10/11/08

"Il crisantemo e la spada"

Titolo: Il crisantemo e la spada
Autore: Ruth Benedict
Editore: Dedalo


"Il crisantemo e la spada ci offre un quadro affascinante della cultura e dei presupposti ideali che guidano la vita dei Giapponesi, colti e descritti al momento del loro manifestarsi da una delle personalità più rilevanti tra gli antropologi moderni, Ruth Benedict. Ma vi è anche un altro aspetto dell'opera che va evidenziato e che ne accresce ulteriormente l'interesse. La Benedict fu incaricata di condurre le sue ricerche "per cercare di capire i modi di pensare e le reazioni emotive del popolo giapponese dal Servizio Informazioni Militari del governo degli Stati Uniti, perché, com'ella scrive, solo attraverso la conoscenza delle abitudini del nostro avversario potevamo essere in grado di affrontarlo con successo". Il libro apparve all'indomani di Hiroshima e divenne il manuale-breviario delle forze americane di occupazione in Giappone. Un libro quindi sui "modelli di cultura giapponese", ma in realtà esso stesso illuminante e sempre attuale modello di cultura e spia di una società, quella nord-americana, disposta a non lasciare nulla di intentato pur di giungere al dominio totale, con l'atomica o col napalm o con indagini antropologiche, dei paesi che essa va a "proteggere"

Anche se è un libro datato (1946), è sempre attuale e vale senza dubbio la pena di leggerlo, anche se richiede una lettura molto attenta.

25/10/08

Arriva il Nintendo dsi

Uscirà in Giappone il primo di novembre ad un prezzo di 19800Yen la nuova console portatile della Nintendo. 

Le novità che lo distinguono dal fortunato predecessore sono l'aggiunta di due fotocamere (una esterna ra 3Mp ed una interna Vga 640x480), schermi LCD più grandi (da 3" a 3,25"), lettore MP3 incorporato, ed un browser per la navigazione internet. Visto che sarà anche più sottile del vecchio modello, non avrà più lo slot per le vecchie cartucce del GameBoy Advance.



ed ecco il CM originale


Un pensierino ce lo faccio.....

24/10/08

Ufo Robot Grendizer

foto tratta da www.encirobot.com

Titolo Giapponese: UFO ロボ グレンダイザー (Ufo robot Grendizer)
Titolo Italiano: Atlas Ufo Robot
Produttore: Toei Doga
Soggetto: Go Nagai
74 Episodi (5/10/1975 - 27/2/1977)

"Nella lontana stella Fleed si sta combattendo una dura guerra. I soldati del malvagio re Vega spinti da un istinto di sopravvivenza attaccano la popolazione indifesa per sottometterla ai loro voleri: la stella Vega, infatti sta morendo e, per le migliaia di abitanti, l'unica speranza di vite è emigrare su di un altro pianeta. La società, in mano al potere militare, non si abbassa ad una domanda di aiuto, ma decide di conquistarsi con la forza una nuova patria. La stella fleed viene annientata dalle forze nemiche ed il solo sopravvissuto al massacro è il principe Duke, che a bordo del Grendizer raggiunge la Terra; adottato dal professor Umon (Procton), che conosce il suo passato, viene inserito nella società terrestre con il nome di Daisuke (Actarus). La minaccia Aliena continua e, reso presto inabitabile il pianeta conquistato, re Vega decide di rivolgere le proprie mire verso il nostro pianeta. Daisuke si prepara così a difendere i terrestri dalla grave minaccia, con l' aiuto dei suoi compagni Koji Kabuto (Alcor), pilota del Double Spacer (Goldrake 2), Hikaru Makiba (Venusia), a bordo del Marine Spacer (Delfino Spaziale), e la sorella Maria Grace Fleed (Maria), creduta morta, che guiderà il Drill Spacer (Trivella Spaziale). La battaglia è dura ma la vittoria finale spetterà ai nostri eroi e, una volta terminata la guerra, Duke e Maria torneranno sul loro pianeta natale che sta nascendo a nuova vita, per aiutarlo a rifiorire.
Il soggetto originale di Go Nagai è trasposto in animazione da Toshio Ketsuta, i disegni vengono realizzati da Kazuo Komatsubara e dal 49° episodio da Shingo Araki, la colonna sonora da Shunsuke Kikuchi, mentre le sceneggiature sono di Shozo Uehara e Keisuke Fujikawa. La regia è di Tomoharu Katsumata, Masamune Ochiaie Masayuki Akemi, tra gli altri."
(Tratto da "Anime-guida al cinema di animazione giapponese" Ed. Granata)

Era il 4 Aprile 1978, ore 18,45 (se non ricordo male) ed una giovanissima Maria Giovanna Elmi presentatrice di RAI 2, dopo una breve introduzione sulla fantascienza, presentò la prima puntata di questa "particolare serie di cartoni animanti" proveniente dal sol levante che tanto successo avevano ottenuto in altri paesi. (fonte wikipedia)
Era la prima serie robotica trasmessa in Italia, il successo tra i giovanissimi fu immediato ed immenso, secondo solo allo sgomento dei genitori che iniziarono subito a targettare i cartoni animati giapponesi (tutti) come "violenti e diseducativi" (mah!). Francamente io sono cresciuto a robottoni, e non credo che abbiano influenzato in maniera negativa la mia mente!
Comunque quest'anno, anche se passato in sordina, abbiamo festeggiato il 30esimo anniversario dell'invasione robotica in Italia. Sono in ritardo, comunque auguri Goldrake!

Per i nostalgici ecco la sigla originale giapponese!

20/10/08

Occhio alle mani!!!!

Viaggiando come di consueto con i treni e frequentando con altrettanta consuetudine grandi magazzini ed affini spesso ci si imbatte in curiosi cartelli di "attenzione alle mani" posti sulle porte scorrevoli.
L' innata predilezione (o predisposizione) per le arti visive dei giapponesi si esprime alla grande anche in queste piccole cose!!

JR line


Grandi magazzini SOGO (Yokohama)