07/11/09

"Diario di Hiroshima"

Titolo: Diario di Hiroshima"
Autore:Michihiko Hachiya
Editore: SE


"A Hiroshima i volti che si disfanno, la sete dei ciechi. Denti bianchi sporgenti in un volto sparito. Vie bordate di cadaveri. Su una bicicletta un morto. Stagni colmi di morti. Un medico con quaranta ferite. Quante volte deve udirlo. Visita illustre: l' Eccellenza. In suo onore, egli si alza a sedere nel letto e pensa, va meglio.
Di notte come unica luce i fuochi della città, cadaveri che bruciano. Odore come di sardine che bruciano.
Quando accadde, la prima cosa che notò su di se: era completamente nudo.
Il silenzio, tutte le figure si muovono senza rumore, come in un film muto.
Le visite ai malati nell'ospedale: primi resoconti di ciò che è stato l' annientamento di Hiroshima.
La città dei 47 rōnin è stata scelta per questo?

Il diario del dottor Michihiko Hachiya comprende 56 giorni a Hiroshima, dal 6 Agosto al 30 Settembre 1945.
E' scritto come un'opera della letteratura giapponese: precisione, delicatezza e responsabilità sono i suoi tratti essenziali.
Un medico moderno, che è tanto giapponese da credere irremovibilmente nell' imperatore, anche quando questi annuncia la capitolazione.
In questo diario quasi ogni pagina è degna di riflessione. Se ne impara più che da ogni altra descrizione successiva, poiché si è coinvolti nell' inesplicabilità dell' accaduto fin dal principio: tutto è assolutamente inesplicabile. Fra le sue sofferenze, in mezzo ai morti ed ai feriti, l' autore va raccogliendo pezzo per pezzo la situazione di fatto; i suoi sospetti cambiano a mano a mano che egli ne sa di più, e si trasformano in teorie che esigono esperimenti.
Non c'è una riga falsa in questo diario; e nessuna vanità che non si fondi sul pudore.
Se avesse senso riflettere su quale forma di letteratura sia oggi indispensabile ad un uomo che sa e non chiude gli occhi, si dovrebbe dire: eccola, è questa"

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