30/04/10

JAL: stop ai voli in Italia


Per molti giapponesi l’arrivo a Roma e a Milano è il coronamento di un sogno. Tutti i loro sudati risparmi sono spesi senza inibizione nelle grandi vie dello shopping del made in Italy. Con beneficio evidente per le casse delle aziende e, in seconda battuta, dello Stato. Non sarà più così. O quantomeno la prima tappa dello shopping sarà molto probabilmente in Avenue Montaigne o al Fabourg Saint-Honoré. Già, dal prossimo autunno la compagnia aerea Japan Airlines lascia l'Italia. Senza ripensamenti a quanto sembra. Niente più voli diretti verso le principali città italiane dunque ma raddoppio con Parigi. Verso la capitale francese i viaggi settimanali saranno aumentati e portati complessivamente a 14.
La compagnia nipponica, dallo scorso gennaio in bancarotta protetta, ha ufficializzato ieri il cambio di strategia. L'asse preferenziale sarà con la Francia, con i sette collegamenti settimanali tra Tokyo-Narita e i 7 nuovi operativi dal 30 ottobre tra Tokyo-Haneda (lo scalo cittadino della capitale) e Parigi. Meno accessi dunque verso l'Italia per i ricchi consumatori giapponesi. Una situazione in parte già vissuta nel momento della trasformazione della Alitalia da compagnia pubblica a privata. Allora i timori dell'ingresso di Air France per salvare la compagnia aerea erano legati al fatto che i vettori aerei hanno un risvolto di strategia nazionale perché sono i collettori di turisti verso un paese. E privare l'Italia, nazione ad alta ricettività, del controllo sui flussi poteva mettere a rischio la sopravvivenza del business turistico.
Oggi il rischio si ripresenta. E la prima conseguenza del disimpegno giapponese dal Belpaese è sugli uffici nelle due città italiane che saranno presto chiusi. Nel complesso, poi, la capacità passeggeri di Jal risulterà ridotta pesantemente: il 40% e il 30%, rispettivamente, rispetto ai livelli del 2008 quanto al trasporto internazionale e interno, mantenendo legami in Europa solo con Parigi, Londra e Francoforte. Anche Amsterdam, infatti, è destinata a sparire dagli orari della società. Il vettore nipponico ha rapporti di code sharing con Alitalia (3 voli su Roma e 2 su Milano), validi fino a tutta l'estate, ma alla luce delle ultime novità lo scenario è destinato a cambiare, radicalmente.
Non sarà una gran perdita per la Jal che, sullo scalo di Roma Fiumicino, ha manifestato più volte insofferenza per i disservizi (ad esempio il trasporto bagagli), che ha contribuito a fare della tratta una di quelle «da sempre in rosso». Quanto alle alternative da giugno, Alitalia lancerà due nuovi voli tra Roma e Tokyo, portando il totale settimanale a quota 9. Considerando i tre operati su Malpensa e i 4 Roma-Osaka, il potenziale diretto sale a 16, ma il disimpegno di Jal e dei suoi 7 collegamenti è destinato a lasciare il segno. A meno che i giapponesi con la crisi persistente della loro economia rinuncino a mettersi in viaggio completamente. Anche verso Parigi.

2 commenti:

  1. ciao ^_^
    come va
    volevo informarti che il mio blog si è spostato , ora mi trovi qui
    http://uncuoregiapponese.blogspot.com/

    ho aggiunto il tuo blog tra i miei preferiti

    se lo fai anche tu ne sarei contenta

    baci emi

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  2. Ciao,
    scusa per il ritardo nella risposta.
    ho prpovveduto a linkarti
    Gianni

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